Riverdale Season 2 (CW/Netflix)



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Riverdale è una serie CW prodotta da Roberto Aguilera Sacasa e Greg Berlanti e dalla WB. Distribuita da WB e Netflix.

Bene bene bene, ho recuperato anche la seconda parte della seconda stagione di Riverdale. Finalmente. L’ho finita in pochi giorni e con un rinnovato interesse. Con una prima parte piuttosto lenta, tranne giusto le prime puntate, la verve che mi aveva spinta ad apprezzare la prima stagione si stava assopendo insieme a quelle puntate. Fortunatamente qualche mese di pausa, molti, hanno portato freschezza.

Certo c’è da dire che questa seconda stagione non è qualcosa che rimarrà  negli annali, persa per strada con fin troppi complotti, alcuni lasciati a disperdersi nell’aria, è inciampata nella sua stessa trappola.
Poteva essere molto di più se non avessero esagerato con alcuni aspetti dei personaggi.

Probabilmente il fatto che la serie sia passata da 13 a 22 episodi ha pesato sulla sceneggiatura, fortunatamente ripresasi, più o meno, con le ultime puntate.

Facendo il punto della situazione, avevamo lasciato la prima stagione con un cliffhanger di quelli tosti, io mi stavo già disperando per la perdita di una presenza attoriale del genere, che in questa serie serve molto, Fred Andrews ferito da un’arma da fuoco davanti ad uno sconvolto Archie proprio nel locale più amato della città. FP in prigione, una Betty senza parole mentre Jugh indossava la giacca dei Serpents, unica famiglia rimastagli vicino. Mentre Cheryl bruciava casa...

Questa seconda stagione prende inizio proprio in ospedale, con Fred in condizioni critiche, la città terrorizzata da questo aggressore ed il padre di Veronica uscito di prigione.

Già come prima puntata questo potrebbe bastare, insomma ritroviamo Jugh che collabora con un viscido avocato dei Serpents di cui persino FP non si fida, Hiram Lodge con i suoi loschi modi, seppur affascinanti, Cheryl che affronta a modo suo, liberandosi dal passato, tutto ciò che il padre ha fatto e, per aggiungere benzina al fuoco questo misterioso Black Hood che attaglia le paure di Archie e che si mette in contatto con Betty, ovviamente. Dulcis in fundo, la chiusura del liceo del South side e il ritrovamento del primogenito di Alice Cooper.

Tutto questo, solo come inizio stagione, messo sul tavolo assieme è molto intrigante e con un ottimo potenziale, peccato però che via via che la storia procede si aggiungono un sacco di altri argomenti, decisioni, e problemi, che vengono mal gestiti nel complesso della serie.
Troppi soggetti, buone idee, ma poco sviluppo e troppa azione.

Ovviamente oltre a tutto questo macello bisogna aggiungere anche la vita privata ed emotiva dei ragazzi, che provano ad andare avanti per la loro strada affrontando (male) tutti questi problemi.


L'evoluzione del personaggio di Archie è finita assieme alle giacche puzzolenti dei Bulldogs. Era una tortura assistere alle pessime decisioni che ogni volta compiva. Capisco che volesse solo aiutare ogni persona che ama, ma ogni volta ne feriva solo un'altra. Ovviamente la sua mania di controllo, anzi di Vigilante, ha raggiunto il punto massimo quando ha organizzato un gruppo per fare ronde in città e controllare che Black Hood non fosse nei paraggi. Il suo rapporto con il padre è andato mano a mano a sfilacciarsi per la sua voglia proteggere e smascherare. Fortunatamente negli ultimi episodi è riuscito a sistemare le cose, il povero Fred era stato davvero troppo deluso.
Il suo rapporto con Veronica secondo la mia modesta opinione è deleterio. Veronica e la sua famiglia di criminali lo sono.

A voler essere sincera trovo che al personaggio di Veronica sia dato poco spessore e che venga lascia ciondolare fra un contrasto e l'altro. Oppure che si metta in testa prima, di contrastare i nemici di famiglia e poi la famiglia stessa creando solo altri problemi. Mi spiace che con questo personaggio non ci siano stati sviluppi di nessun genere, e che non sia cresciuto o quanto meno cambiato un pochino. Sembrerà strano ma la preferivo nella prima stagione. Il suo atteggiamento con Betty e Jugh è stato tremendo, arrogante, ed alla fine è stata perdonata da un momento all'altro da Betty stessa (in una puntata memorabile per la presenza di Madchen Amick e Madelaine Pech.). Buco orribile nella sceneggiatura su questo punto.
Ovviamente a Jugh non importa molto di quello che pensa o faccia Veronica, Bravo. 


Parlando di Betty, in questa seconda stagione sono successe una miriade di cose a questa povera ragazza. Credo che, dopo tutto, il suo personaggio se la sia cavata piuttosto bene, tralasciando qualche scivolone. Diciamo che non ha perso il vizio di investigare e tenere quasi tutto nascosto alle persone con cui dovrebbe confidarsi. Beh sicuramente il fatto che la sua famiglia è piena di fuori di testa, che ha una sorella che va e viene, si presenta a casa con due gemelli senza nemmeno aver detto una parola sul fatto che fossero nati, ed il fatto che sia finita in questa "fattoria" a me sa molto di strana setta. Aggiungiamoci la comparsa, colpa di Betty che fica il naso e sbaglia, di un finto fratello psicopatico per concludere con il finale di stagione che le regala una bella bastonata.

Che dire su Jugh? Come al solito si prende sulle spalle molte responsabilità, cerca di risolvere i problemi della gente del South Side, coinvolti come al solito ingiustamente negli affari di Hiram ed Hermione Lodge. 
Eppure è un personaggio che ha molto da offrire ancora, è intelligente, furbo e caparbio, ha un cuore grande e nonostante faccia qualche sbaglio è sempre sopportato da suo padre. E la sua relazione con Betty è sempre stabile e si evolve a seguito dei problemi in cui si imbattono. Proprio come lui stesso impara da tutto ciò con cui viene in contatto. Secondo me Jugh è il cuore di questa serie, ed è assieme a Betty, e anche Cheryl, uno dei personaggi migliori della serie. 



Il problema con questa seconda stagione è appunto il fatto che ci sia davvero troppa carne al fuoco, e così si finisce per dimenticare gran parte delle vicende di inizio stagione. Ci sarebbe molto da dire proprio riguardo a quegli episodi ma alla fine dei conti ciò che realmente è accaduto di importante è racchiuso nella seconda parte. In effetti i ragazzi hanno affrontato alcune tematiche importanti nei primi episodi, poi lasciati andare mezzi risolti per entrare in altre abbandonate anch'esse.

Troviamo una puntata che parla di una droga che gira per il liceo, ovviamente accusando la gente del South Side, mandano Veronica ad investigare per scoprire chi sia questo Sugarman, per poi dimenticarsi della faccenda in pochi giorni... Credevo che volendo affrontare un tema come quello della droga fra i ragazzi, gli sceneggiatori avrebbero approfondito un po' la questione, ed invece, come me, se ne sono dimenticati quasi subito.
Stessa cosa accade quando inserisco un tema molto forte come la reclusione in strutture illegali, gestite da pazze suore, a ragazzi "da curare" (ovviamente secondo le suddette suore ed i loro genitori fuori di testa) solo per via del loro orientamento sessuale. Una tematica come questa, al giorno d'oggi, non è da buttare in un episodio solo per intrattenere il pubblico e mostrare il progetto di un personaggio secondario. Per poi concludere la questione semplicemente facendo "evadere" il personaggio che è stato rinchiuso. No.
Oltre a tutto questo devo aggiungere una parentesi su un momento assurdo di questa serie, un'omicidio, ovviamente non è il primo e non sarà l'ultimo, ma il fatto che lo rende importante è che è accaduto proprio in casa di uno dei protagonisti. Un avvenimento assurdo, apparentemente senza alcuna logica o ripercussione se non instaurare paura e tarli nella vita di questi personaggi.





Degna di nota l'entrata in scena dei ragazzi del South Side dopo la chiusura del loro liceo (chiusura non causale visto che dietro c'è un grosso affare non del tutto lecito.). Una piacevole sorpresa ed un ottimo bilanciamento ad i nostri protagonisti visto lo stile di vita totalmente differente, un vero peccato però che la loro storyline sia stata poco marcata. Ci sono stati degli avvenimenti molto importanti dove abbiamo visto il loro coraggio, la loro determinazione, la fermezza e la loro lealtà mai mal riposta e mai eccessiva. Insomma, mi piacerebbe molto ritrovarli pienamente partecipi di questa serie, anche perché hanno i piedi ben piantata nella realtà a discapito di alcuni dei personaggi principali.

In questa seconda stagione veniamo a conoscenza del passato di Alice ed FP in maniera un po’ più dettagliata, il loro rapporto, seppur con poche scene congiunte, ci tiene sul filo del rasoio. Il fatto poi che quando uno dei due finisca nei guai, l’altro corra in suo aiuto senza dire una parola ci fa rendere conto di quanto in passato e forse ancora oggi, siano legati. In una delle ultime puntate della stagione ci troviamo di fronte ad uno sfogo tremendamente straziante da parte di Alice da spezzare il cuore. Il loro è il rapporto più complicato della serie e a dirla tutta, non c'è un'attimo della loro storia di cui non vorrei essere a conoscenza. Sono due personaggi forti, ricchi di amore, nonostante le apparenze facciano vedere la loro parte rigida, logica. Due personaggi con un passato doloroso, che dalla vita hanno cercato di ricavare quello che potevano, per essere felici, per dare una certa stabilità ai figli, anche se non sempre sono riusciti a non farli soffrire...



Nota speciale per l'episodio Musical basato sul romanzo di King, e ovviamente della trasposizione cinematografica, Carrie. Un episodio interessante dal punto di vista emotivo. Alcune scene molto intense fanno traboccare il vero sentimento di alcuni personaggi che finalmente si lasceranno andare dopo svariati avvenimenti ricchi di stress e dolore. Assolutamente meravigliose, come dicevo sopra, Madelaine Pech e Madchen Amick in un interpretazione canora e teatrale ad alto tasso emotivo.

Il lavoro del cast con questa seconda stagione si è elevato molto. I protagonisti principali, in particolare Lily, Cole e Madelaine, hanno ingranato una marcia in più, i loro personaggi sono stati sommersi da una marea di emozioni contrastanti ed il modo in cui loro sono riusciti a trasmettere tutte queste emozioni amplificandole è fantastico.

Di Riverdale apprezzo particolarmente, soprattutto in questa seconda stagione, la presenza sempre più maggiore dei genitori dei ragazzi e di conseguenza dalle loro controparti attoriali. È sempre un piacere aver modo di vedere il loro talento anche in una serie giovane come questa, specialmente perché da un equilibrio alla storia... 
Come dicevo, preferisco di gran lunga sapere della loro vita, passata e presente, compresi tutti gli intrighi in cui sono finiti, che stare dietro al macello che causano i loro figli... 

Il cast scelto è di una squisitezza anni ‘90. Una certezza attoriale, una presenza scenica e un integrazione con il personaggio che ci ricorda perché apprezzavamo già da giovani Madchen, Skeet e Luke in particolar modo senza tralasciare ovviamente il resto del cast con minor presenza.

Insomma questa stagione, con tanti scivoloni e riuscita nella sua conclusione a catturarmi ancora, intrigarmi, emozionarmi, darmi fastidio (leggi Archie/Veronica) e sconvolgermi con rivelazioni e colpi di scena e con un certo cliffhanger da riderci su per la stupidità del personaggio.

xoxo -J

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