Un Cuore in Silenzio, Nicholas Sparks (pillole di recensione)


Che dire, un romanzo di Nicholas Sparks che non mi ha catturata a pieno anche se la storia era molto interessante. Peccato. Credo che questo sia il secondo che mi ha deluso sul finale, oltre al fatto che purtroppo per me l’intera storia era prevedibile.
Parto col dire che non è uno dei più recenti, anzi, forse è questo che l’ha penalizzato, il sapore retrò? Il co protagonista del libro un Vigile del Fuoco? Leggerlo? Trattandosi del genio della magia, del tormento e della felicità ho ceduto.
Il problema è che mi sembrava un dejavu continuo...

Taylor, vigile del fuoco in una cittadina del North Carolina, è un uomo che non teme il rischio. Il suo coraggio, però, viene meno quando c'è di mezzo il pericolo d'innamorarsi. Un pericolo serio da quando ha conosciuto Denise Holden, una ragazza madre alle prese con i problemi di un bambino difficile. I due si frequentano e diventano amici, ma prima di abbandonarsi al sentimento Taylor dovrà guardare dentro di sé e far luce sul suo passato. Solo così potrà capire se non è troppo tardi per un futuro di felicità.


Avete presente Kelly Severide di Chicago Fire? Ecco il protagonista è praticamente lui. Ma proprio eh. Che gli sceneggiatori abbiano letto questo romanzo?


Dopo i primi drammatici capitoli, molto appassionanti a dire il vero, ne è arrivato uno dal punto di vista di Tayler, ecco in qualche riga della stessa pagina io sapevo già che sarebbe accaduta una tragedia a fine libro, si ma ragazzi era proprio spiattellato lì sulla pagina eh.
Ovviamente è accaduta, ed ovviamente anche tutto il resto del romanzo è stato un normalissimo cliché.
Peccato.
La storia aveva del fascino, la protagonista anche, la sua, di storia pure. Uno sviluppo migliore, più complesso ma soprattutto più lungo sarebbe stato meglio. Poche pagine, qualcosa come poco più di 200 hanno penalizzato la lettura.



Denise fortunatamente non cade del tutto nei cliché, certo, è una giovane donna che ha rinunciato a molte cose per crescere il figlio, un figlio molto chiuso e molto complicato. Un bambino di cinque anni che ha bisogno del suo tempo per imparare e comprendere ciò che viene più facile agli altri bambini... Denise ha lasciato tutto, il suo lavoro di insegnante, le sue vecchie amiche, gli agi dell’anno città, per trasferirsi in un piccolo paese del Nord Carolina, dove tutti conoscono tutti e dove ha trovato un lavoro serale come cameriera con un gentilissimo e comprensibile proprietario, (ovvio).
Non ha intenzione di lasciarsi distrarre dal suo lavoro con il piccolo, tutto il pomeriggio lo aiuta a concentrarsi abbastanza per imparare qualche piccola parola o frase. Quindi il suo incontro con Tayler, che di certo non è stato nelle migliori circostanze, le instaura qualche dubbio, nulla di banale, stiamo pur sempre parlando di Sparks.

Tayler, beh lui come dicevo è più che simile a Kelly Severide, quindi è: complicato, esagerato, teatrale, chiuso, generoso, il re del mai una gioia e con un cuore che deve lasciarsi andare... sta nascondendo dentro di se un peso ed un senso di colpa corrodente. Tayler ha questo difetto, inconsciamente tenta di salvare, oltre che con il suo lavoro, le persone da se stesse.

Concentrandoci sull'intera storia, lo sviluppo di tutti gli eventi è molto naturale e semplice, le vicende si amalgamano bene, la relazione fra Tayler e Denise segue un corso molto coerente e maturo ed i due protagonisti seguono un percorso individuale di affermazione e consapevolezza che porterà nella loro vita una nuova stabilità.

Poteva avere un qualcosa in più, non è il migliore e più profondo dei romanzi di Sparks, ma è comunque una buona lettura serale di inizio autunno.

xoxo -J


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