The Dreamers, The Holy Innocents di Gilbert Adair


La settimana scorsa ero in una biblioteca e mi sono imbattuta in un titolo e di seguito in una copertina famigliare, Eve Green e la scritta The Dreamers, mi sono subito ricordata che un tempo avevo visto il trailer del film e che mi sembrava affascinante e poi comunque il libro lo avevo cercato, ma a quanto sembra non è molto reperibile in giro, e allora ho colto subito l'occasione e l'ho noleggiato... Di seguito, ieri dopo aver finito la lettura, ho cercato qualche informazione in più su questo libro o comunque sulla sua storia, e non ho trovato gran che, ci sono varie informazioni ma molto vaghe, suppongo che quelle dettagliate fossero quelle in inglese, e non so' leggere molto bene in inglese, quindi non ci ho capito nulla su come sia saltato fuori il libro o su cosa dovrebbe significare o se c'è una versione originale qui in italia e di conseguenza non posso dirvi molto qui, vi dirò però la storia che racconta e quello che ne penso... oltre al capire se voglio davvero vedere il film, beh Eva Green e Parigi del '68... mm, ma non è questo il punto... Iniziamo..

Matthew è un diciannovenne americano vissuto in provincia, che arriva a Parigi per studiare cinema in un anno appassionato, e particolare, il 1968. Insieme con tanti altri ragazzi frequenta ossessivamente la Cinèmathèque Francaise, dove incontra una coppa di gemelli diciassettenni, Thèo e Isabelle, che lo affascinano con la loro intelligenza, il loro snobismo, e il loro rapporto incestuoso vissuto come estremo esercizio di decadenza. Presto, su invito dei gemelli, Matthew si trasferisce nel loro appartamento, dove fra i tre inizia una morbosa convivenza fatta di discussioni filosofiche, sciarade cinefile e giochi erotici sempre più trasgressivi e arditi, che non solo inizieranno Matthew al sesso, ma metteranno alla prova la sua confusa identità sessuale. Chiusi nel loro appartamento e assorbiti da un universo autoreferenziale che si nutre di scoperte sempre più affascinanti e temibili, Matthew, Thèo e Isabelle scivoleranno fuori alla realtà quando improvvisamente un sasso rompe la finestra: il mondo sta cambiando, il Maggio è cominciato, ed è tempo, per i tre ragazzi, di misurarsi con la sua vitalità e la sua violenza... 

"Lo spirito di quegli anni in cui c'era una gran confusione tra politica, droga, amore, sesso; in cui le giovani generazioni erano estremamente presenti, attive e generose anche negli sbagli..." Bernardo Bertolucci, regista che ha portato sullo schermo questa storia.. 

Non ho ben chiaro che cosa voglia significare questo libro, a me sembra una storia scritta senza capo ne coda, la fine messa così, senza che venga annunciata... ma direi che questo va bene, ma, è piatto.
La scrittura è piacevolmente fluida, significativa e coinvolgente... La storia inizia bene, ragazzi appassionati di cinema, parigi, una ragazza che si veste in modo eccentrico, ma poi mano a mano che va avanti la storia, si interessa, ma non ti trascina, nel complesso si, è bello, ma si puo' vivere senza quelle 120 pagine... è comunque una storia piacevole, beh piacevo, è molto Beat, ma anche senza senso per quello che ho capito io... Anche se in effetti sotto sotto qualcosa, forse, lasciarsi andare e scoprire qualcosa di se? no, non credo... meglio la fine, fuori casa, il Maggio di Parigi, dove la giovane generazione si schiera per qualcosa a cui tiene? ....

Molto da dire su questo libro eh? magari vi parlerò meglio e con qualche frase in più del film... 

xoxo -J

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